Salve ragazzi.
Qualche giorno fa ho concluso la sessione d'esame, per cui mi ritrovo ad avere un po' di tempo da spendere per me.
Oltre ai lavori sulle mie piante, mi sono dedicato alla meditazione, specialmente al theta healing e al risveglio del Dna.
Sono tre giorni che provo ad attivare i 10 filamenti latenti del dna e forse ci sono anche riuscito.
Sono tre giorni che sono stanchissimo: dormo sempre. Ieri avevo perfino la nausea. Leggevo, infatti, che una volta attivato il dna latente, il nostro corpo inizia a liberarsi dalle tossine accumulate e all'inizio si può stare "poco bene".
Non ho mai dormito tanto come questi giorni. Vado a letto presto, mi sveglio all'una, ridormo il pomeriggio e poi di nuovo a nanna presto: uno schifo!
Stamattina, appena sveglio, ho fatto del theta healing per guarire da certi dolori cervicali che in effetti se ne sono andati quasi del tutto, dopodichè ho utilizzato il Theta Healing per la manifestazione con l'energia Mana e poi la tecnica di Richi dei 17 secondi per 4.
Mi assopisco, e vado in alpha. Vedo tre figure che non saprei nè descrivere, nè riconoscere, che mi dicono che "non sono morte", poi si trasformano in una palla di luca e sfiorano il mio corpo addormentato (si, sognavo, ma avevo coscienza di essere nel mio letto a dormire), in quel momento mi rendo conto di essere fuori, in astrale.
Ho detto: "Oh, cazzo, sono fuori dal corpo, devo provare ad utilizzare ora le tecniche di manifestazione!", come sempre, avevo difficoltà a muovermi e sentivo una fortissima attrazione verso il mio corpo. Mi dimentico sempre di comandare maggiore chiarezza e, invece, ho sforzato per aprire gli occhi: l'ha fatto il mio corpo fisico e addio viaggio astrale!
Comunque è stata una bella esperienza. Una cosa che mi sta capitando spesso e che inizia ad interessarmi molto è questa coscienza bi-locale: sogno, letto. Ci sono delle volte in cui nel sogno, addirittura, penso: "ho l'impressione che la mia bocca si muova anche nel corpo fisico, devo stare attento a cosa dire (magari dico cose compromettenti e mio padre o mio fratello o mia madre mi sentono).