"Per poter scoccare una freccia, non basta avere la freccia e l'arco, serve anche la forza per farlo" (fonte). Per poter praticare al meglio Ho oponopono, Loa, e altro, bisogna avere una certa conoscenza dell'energia che scorre in noi e intorno a noi. Se abbiamo credenze limitanti, blocchi interiori, e non facciamo niente per risolvere la situazione, non riusciremo mai ad avere dei risultati. O ne avremo di minimi e inconsistenti. L'esercizio che vi propongo ha due varianti e servono proprio a aumentare in noi la forza per poter mettere in atto la nostra capacità di co-creatri. Il PCE è il piccolo circolo energetico, il GCE è il grande circolo energetico, che io qui vi propongo con una variante rispetto alla pratica classica .
PCE :
Per questa pratica, ci focalizzeremo sui due Vasi di energia, Servo (nella parte anteriore del corpo, di tipologia yin femminile e fredda) e Guida (parte posteriore del corpo, di tipologia yang maschile e calda). Questi collegano tutti gli organi vitali. Il pce è idealmente una "ciambella" che parte dall'ombelico, arriva al perineo (per chi non lo sapesse è il lembo di pelle tra l'ano e l'organo genitale), sale per la schiena, fin sulla testa, scende dalla fronte in diagonale passando per la lingua che sarà tenuta contro il palato, scende dalla gola, fino a tornare all'ombelico. Questa pratica serve a riequilibrare l'energia yin/yang del corpo e a farle fluire in tutti gli organi evitando pericolosi ristagni d'energia o insufficienze d'irrorazione.
GCE variante :
In questa pratica ci si siede su una sedia, o sul divano, o dove volete, basta che non stiate sdraiati a terra. Si tengono le gambe leggermente divaricate, e si tiene il busto leggermente piegato in avanti. Le mani sono tenute una dentro l'altra, con i gomiti delle braccia sulle ginocchia. Sarebbe meglio essere scalzi con i piedi sulla terra, per assorbire maggiore energia e meglio, ma anche in casa si può fare, basta stare almeno senza le scarpe altrimenti non serve a niente. Si parte sentendo l'energia che da sotto le punte dei piedi, passa attraverso la pianta fino al tallone, dove sale su per il polpaccio e il retro della coscia. Raggiunge il perineo, da qui raggiunge l'osso sacro, sale fino alla schiena in un punto ideale alla stessa altezza dell'ombelico, sale su fino alla base del collo, su fino alla sommità del capo, passa alla fronte, scende in diagonale nel palato attraverso la lingua. Scende nella gola fino a quella V alla base del collo (che non mi ricordo mai come si chiama). Da qui fate passare l'energia attraverso un braccio nella parte più esterna, attraverso le mani, e poi dall'altro braccio nella parte interna fino a tornare alla base del collo. Da qui si scende nel plesso solare e fino a un punto situato pochi cm sotto l'ombelico che viene chiamato dan tien. Qui dobbiamo sentire di avere come una pallina di energia, che è vuota e che andremo a riempire e addensare. Si dovrebbe percepire una sensazione di formicolio o calore. Dopo un paio di minuti, riempito per bene il dan tien, riprendiamo a far scorrere l'energia attraverso le gambe, le cosce, le ginocchia, le tibie, e infine la facciamo ritornare alla terra attraverso la pianta dei piedi vicino al tallone. Ringraziamo e ripetiamo da capo più volte, finchè non si sente che basta.
Queste due pratiche servono ad accumulare energia e usarla dove serve di più. Il PCE è la "benzina" degli organi vitali, l'energia che si accumula si usa solo nel corpo e per il suo benessere. Il GCE modificato invece, serve a immagazzinare energia che possiamo usare per altri scopi come i viaggi astrali, i sogni lucidi, il manifesting, ho oponopono, etc etc.