Postate curiosità!

Ok, se trovo una sezione del forum dedicata.....non posso proprio far finta di niente...
Sono professionista in questo campo, quindi se avete curiosità specifiche postate pure, farò quel che posso per apportare il mio contributo!

Va bene, allora inizio io, una delle mie curiosità riguarda proprio chi ha scelto come professione di lavorare come psicologo.
Essendo una professione molto complicata e difficile proprio perchè riguarda la personalità di un individuo..è chiaro che si avranno clienti che soffrono dei più svariati disturbi, alcuni lievi e altri invece molto più "seri". Quello che io mi chiedo è: è vero che lo psicologo deve sapere come trattare i suoi pazienti e in un certo qual modo non deve "farsi coinvolgere" nelle loro storie perchè sarebbe controproducente, è altrettanto vero però che con tutti i casi che gli capitano avrà una "testa cosi". Insomma come fa..chi si occupa di questa materia a trovare una sua tranquillità personale e dimenticare i problemi dei pazienti una volta che è uscito dal suo studio. Infine un'ultima domanda, credo che per fare lo psicologo si debba avere molta predisposizione ad ascoltare ma non solo..poi bisogna pure saper rispondere in un certo modo, permettendo al paziente di ritrovare la sua tranquillità e bisogna farlo "rendendolo partecipe del suo cambiamento".
Dimmi cosa ne pensi su ciò che ho scritto!
Ciao
A R C O B A L E N O

wow......mica domande banali tu, eh!!!!!
Sì, la vita degli altri tocca la tua. E sì, devi avere un buon equilibrio interiore. In realtà tutto ciò si apprende durante la formazione: ognuno di noi sa che ci sono pazienti che non vorrà trattare, perchè implicano emozioni troppo dolorose (c'è chi non vuole lavorare coi pedofili ad esempio). In questo caso, molto professionalmente, si invia gentilmente ad un collega. Per lavorare coi pazienti fortemente disturbati (psichiatrici, es. schizofrenici) ci vuole molta preparazione sul campo e ottimo equilibrio interiore.
Con tutti, ci si lascia toccare sapendo che la loro vita è separata dalla nostra. Certo, può succedere qualcosa per cui non ci dormi la notte!!!!Ma più generalmente, questo dipende anche dalla personalità e dalle esperienze di vita. Comunque, in definitiva, si riesce a staccare la spina se si ha cura di mantenere una propria vita ricca di persone con cui avere relazioni non terapeutiche. Questo tipo di contatto umano è essenziale per riequilibrarci.
Rispetto all'altra questione: sì, lo psicologo non si limita ad ascoltare, anzi. In modo diverso a seconda dei vari approcci, c'è comunque di fondo il coinvolgimento attivo del paziente nel cambiarsi la propria vita in maniera concreta e non a parole. Il paziente sa fin dal principio che dovrà ad un certo punto decidere di fare qualcosa di diverso, altrimenti non se ne esce. Con una consulenza o terapia impara a capirsi, che è fondamentale per vedere cosa fa che gli fa male, e a decidere se vuole cambiare oppure no...nel caso lo voglia, lo si aiuta a mettere in atto passi diversi. Altrimenti, gli si fa notare la scelta che sta facendo. E' tutta una questione di scelte!!!!

temponotte ha scritto:

wow......mica domande banali tu, eh!!!!!

Grazie, vuol dire che ho fatto un'ottima domanda allora!